annulla
Visualizzazione dei risultati per 
Cerca invece 
Intendevi dire: 

Iscriviti adesso. Entra a far parte della nostra community!

Intervista con gli Everything Everything, pionieri del pop sperimentale

profile.country.IT.title
Frankie_F
Moderator
4.750 Visualizzazioni
 

 

Autore: Sony Europe

press shot 2.png

 

Gli Everything Everything si distinguono dalla maggior parte dei gruppi pop che animano la scena contemporanea. I loro brani parlano di Photoshop e delle uova Fabergé. La loro musica ricca di sfaccettature si basa su ritmiche poliedriche e mai banali e su arrangiamenti sofisticati, dalla struttura complessa. Il leader Jonathan Higgs canta in un inconfondibile falsetto. Il leader Jonathan Higgs canta in un inconfondibile falsetto. Ma accendete la radio: è probabile che possiate ascoltarli proprio ora, insieme ai successi degli One Direction e di David Guetta.

 

Nel corso dei tre album pubblicati finora, la band di Manchester ha imparato a bilanciare l'eccentricità che la caratterizza con la sensibilità pop tradizionale, conquistando così le fasce orarie più prestigiose in radio e la partecipazione a importanti festival internazionali. Eppure il sound del gruppo conserva tuttora un'indiscutibile originalità rispetto a quello dei colleghi.

 

Gli Everything Everything hanno manifestato chiaramente le loro intenzioni fin dal principio, quando nel 2010 hanno festeggiato la pubblicazione dell'album di esordio Man Alive, dal sapore fortemente elettronico, suonandolo dall'inizio alla fine alla Union Chapel di Londra... accompagnati da un'intera orchestra.

 

 

“Be', sì, è stata un'idea ambiziosa! Forse un po' troppo ambiziosa, ma siamo comunque contenti di averlo fatto”, confida il batterista Michael Spearman. “Per fortuna con l'arrangiamento della musica per l'orchestra ci hanno aiutato alcuni amici, ma l'organizzazione e le prove sono state una vera impresa.”

 

Eclettismo musicale

 

L'ultimo disco della band, Get To Heaven, può essere considerato l'opera più compiuta tra i lavori finora realizzati. Divertente, brillante, imprevedibile e senza dubbio il più musicalmente eclettico dei tre album, trae particolare ispirazione dal rap di Kanye West e dal produttore elettronico Jon Hopkins, ma è influenzato anche dai ritmi R’n’B, house, afrobeat, krautrock e di altri generi affini.

 

 

Di rado, tuttavia, i quattro ragazzi di Manchester hanno in mente un sound specifico quando si siedono a scrivere una canzone. “In genere durante le fasi dei demo non seguiamo un'idea precisa, ci lasciamo guidare dall'ispirazione del momento. A volte capita poi che imprimiamo a un brano o a parte di esso uno stile diverso da quello concepito originariamente, però di solito lo facciamo in modo inconscio. È molto raro che decidiamo a tavolino di combinare generi differenti perché il sound che ne verrebbe fuori potrebbe risultare artificioso.”

 

Al passo con l'era digitale

 

Nella recensione di Get To Heaven su The Guardian, il critico musicale Alexis Petridis ha tracciato un interessante parallelo tra lo stile dell'album e l'era digitale in cui viviamo: gli arrangiamenti complessi e la strumentazione densa sembrano riflettere il "sovraccarico di informazioni prodotto dai notiziari in onda 24 ore su 24 e la vasta camera d'eco dei social media.”

 

Forse si tratta di una conseguenza del loro processo creativo, in cui la strumentazione tradizionale della band cede il posto a un equipaggiamento più digitale. “Sempre più spesso ultimamente le nostre canzoni prendono vita su un laptop anziché su una chitarra o un pianoforte. Il vantaggio è che la tecnica non è più un ostacolo e l'unico limite reale diventa la nostra immaginazione. Quando prendiamo la chitarra, la tastiera o la batteria per suonare, finiamo quasi sempre con l'essere condizionati da vecchie abitudini, che rischiano di restringere i nostri orizzonti.

 

L'unico svantaggio potenziale dell'utilizzo dei computer può essere la mancanza di parametri. Quando si ha davanti una pagina completamente vuota e la libertà di fare qualsiasi cosa, il pericolo è che si vada incontro a una sorta di 'paralisi della scelta'. Solitamente noi ci imponiamo dei limiti, definiamo una struttura all'interno della quale lavorare.”

 

L'importanza dell'Audio ad Alta Risoluzione

 

Sono necessarie ore e ore di prove estenuanti in uno studio di registrazione per produrre musica così sperimentale e stratificata, quindi non è certo sorprendente che la band abbia parecchio da dire su come preservare la qualità della musica digitale. “Sono disparate le opinioni su questo argomento... Paul McCartney ha dichiarato che non gli interessa come la gente ascolti la sua musica, l'importante è che la apprezzi. Al contrario, Neil Young è un così fervido sostenitore dell'Audio ad Alta Risoluzione che ha addirittura creato un lettore audio per garantire una qualità impeccabile.

 

press shot 1.png

 

"Credo che il nostro punto di vista sia una sorta di compromesso tra queste due posizioni. Quel che vogliamo è che la gente ascolti la nostra musica, perciò se lo fanno con una riproduzione in streaming legale a bassa risoluzione, senza che la qualità li infastidisca, per noi va bene. D'altro canto, non posso negare che è un po' frustrante, dopo aver speso soldi, tempo ed energie a registrare, mixare e masterizzare la nostra musica, vedere che la gente la ascolta con gli speaker del telefono o qualche cuffia di pessima qualità, perdendo le basse e le alte frequenze e quindi, inevitabilmente, tutti i dettagli, le sfumature e la potenza. È un vero peccato.”

 

Negli ultimi cinque anni gli Everything Everything sono passati a esibirsi dal circuito dei pub e dei club di Manchester al festival di Glastonbury, davanti a decine di migliaia di fan. Per la straordinaria destrezza musicale che lo caratterizza, Get To Heaven sembra anche una celebrazione del punto in cui sono arrivati, il culmine perfetto del percorso tracciato con i due album precedenti. “Arc aveva un'atmosfera più placida e passiva rispetto a Man Alive, ma i brani probabilmente erano più solidi sul piano della melodia. In Get To Heaven ci siamo sforzati di creare una musica più ricca di energia e di colore rispetto ad Arc, pur cercando di mantenere lo stesso forte senso della melodia. Ne siamo molto orgogliosi.”

 

L'ultimo album degli Everything Everything, Get To Heaven, è appena uscito. Per conoscere le prossime date del tour, visitate il sito Web del gruppo.