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I Sony World Photography Awards rivoluzionano la vita di chi partecipa

jaylward
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Autore: Sony Europe

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©Nicolas Moulard  

 

Prima di partecipare ai Sony World Photography Awards nel 2009, per Claire Martin la fotografia era soltanto un hobby. "Quando ho preso parte al concorso, lavoravo full time come cuoca e nel tempo libero mi dedicavo al mio progetto fotografico", racconta dalla sua casa di Perth, in Australia. Ha deciso di partecipare nella categoria SWPA Amateur con una foto di un esile eroinomane chiamato Tony. La foto, decisamente forte e al tempo stessa sincera, è valsa a Claire il meritato premio Amateur Portraiture.

 

Improvvisamente, Claire si è trovata catapultata in un mondo completamente diverso da quello della cucina a cui era abituata, e ha visto il suo talento presentato al fianco di quello di fotografi professionisti di tutto il mondo. "Anche se avevo vinto un premio nella categoria dei fotografi amatoriali, ho ricevuto lo stesso trattamento e gli stessi privilegi riservati ai vincitori delle categorie dei professionisti, e sono stata presentata a numerosi fotografi straordinari. Perth è una città isolata e lontana dal mondo della fotografia, per cui la revisione del portfolio ha rappresentato per me una fantastica opportunità per mostrare le mie opere ad agenzie, galleristi e redattori."

 

Ed è proprio in occasione di questa revisione che è stata avvicinata da Aiden Sullivan di Getty Images, che ha subito intravisto il potenziale di Claire. "Ha supportato attivamente la mia carriera, includendomi nello showcase Getty’s Reportage Emerging Talent. Anche Sony ha dimostrato un sostegno straordinario attraverso la continua promozione dei vincitori, che all'epoca mi ha garantito una grande presenza sulla stampa."

 

claire 2.png© Claire Martin/INSTITUTE  

 

La vittoria ha offerto a Claire abbastanza visibilità da far decollare la sua carriera. Ora fa parte di un collettivo di fotografi australiano, chiamato Oculi, è membro di INSTITUTE; le sue foto vengono distribuite da Agence VU e trova il tempo anche per dedicarsi ai suoi progetti.

 

"Sono interessata all'antropologia, alla giustizia sociale e all'ambiente. La mia passione è raccontare storie. Mi piace imparare esplorando ambienti nuovi e scoprendo modi di vita diversi dai miei." Questi interessi l'hanno portata a documentare di tutto, dalla distruzione che ha seguito il terremoto di Haiti ai remoti rifugi gay al largo della costa australiana.

 

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© Claire Martin/INSTITUTE  

 

Attualmente Claire si sta occupando di uno dei progetti più ambiziosi della sua carriera. Nel 2010 ha vinto l'Inge Morath Award, un riconoscimento annuale conferito a una fotografa sotto i 30 anni, e lo scorso anno, insieme a tutti i precedenti vincitori del premio, è stata coinvolta nel progetto Danube Revisited, per il quale ha percorso l'intera lunghezza del Danubio, rendendo omaggio alla regione tanto amata da Inge Morath. Da allora, è impegnatissima nella realizzazione di una mostra di gruppo per presentare i risultati del lavoro, la cui inaugurazione è prevista per luglio 2016. "È stato uno straordinario viaggio fotografico on the road, in onore del talento femminile nel fotogiornalismo. La mostra documenterà questa nostra avventura e includerà anche foto di archivio realizzate da Inge nella regione."

 

Claire è assolutamente convinta che i Sony World Photography Awards abbiano rappresentato un importante trampolino di lancio per la sua carriera e consiglia vivamente a chi abbia preso in considerazione la possibilità di partecipare al concorso di provare.

 

"Fatelo! Tentar non nuoce, soprattutto in considerazione del fatto che la partecipazione è gratuita. Una carriera è composta da tappe importanti che, prese singolarmente, non necessariamente cambiano la vita di una persona, ma che, se sommate, possono trasformare un sogno in realtà. Anche il più piccolo sforzo e ogni minimo traguardo raggiunto sono importanti."

 

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© Claire Martin/INSTITUTE